La nuova edizione della Champions League è ormai entrata nel vivo, ricca di novità che hanno reso ancor più palpitante la massima manifestazione europea per club. Il nuovo format sembra aver cambiato momentaneamente gli equilibri del calcio europeo, con alcune grandi squadre – come Manchester City, Real Madrid e PSG – che stanno faticando non poco e attualmente non brillano per la posizione in classifica occupata.
Certo, la nuova formula, che prevede più giornate e non la classica sfida “andata-ritorno” in un girone composto da quattro squadre, rende ancora possibili alcuni stravolgimenti. Ma non c’è alcun dubbio, tuttavia, come questo avvio di Champions abbia cambiato leggermente lo scenario delle favorite.
Liverpool
In avvio di stagione, pochi avrebbero accreditato il Liverpool come la più autorevole candidata per la vittoria finale. Oggi, invece, i Reds, forti di uno straordinario avvio sia in Premier che in Champions, vengono considerati i favoriti da un vasto numero di esperti calcistici. A settembre, i dubbi sulla squadra inglese erano diversi e, apparentemente, di non semplice soluzione.
In primis, ci si poneva la domanda se l’addio di Klopp potesse impattare negativamente sull’ambiente, nonostante fosse chiaro che il rapporto tra alcuni giocatori e il tecnico tedesco non fosse più quello dei tempi d’oro. A questo dubbio, poi, si aggiungevano alcune perplessità sul mercato estivo, che, di fatto, ha visto arrivare in maglia reds il solo Enrico Chiesa, sceso in campo, fin qui, pochissimi minuti per problematiche fisiche e, secondo alcuni rumors, scarsa adattabilità al calcio inglese.
L’arrivo di Arne Slot, invece, sembra aver rinvigorito l’intero ambiente di Anfield, con un gioco meno verticale e più di possesso che sembra giovare ad alcuni dei membri storici della squadra, Mohamed Salah in primis. Eppure, alcuni tifosi avevano storto il naso al momento dell’annuncio del tecnico olandese, artefice del rilancio del Feyenoord sia in ambito nazionale che continentale, ma pur sempre alla prima esperienza al di fuori del calcio olandese. I numeri, al momento, sono tutti dalla sua parte. E il Liverpool è, attualmente, la principale candidata per vincere questa edizione della Champions League stando anche alle quote di Betway, portale di schedine calcio online.
Manchester City
Nonostante un avvio di stagione estremamente balbettante, culminato con la striscia negativa record – perlomeno durante la gestione Guardiola – di cinque sconfitte consecutive tra campionato e coppe, il Manchester City resta sempre una delle grandi favorite per la vittoria finale. D’altro canto, la squadra inglese può contare su meccanismi ben oliati e rodati, attualmente appannati ma in grado di poter risplendere immediatamente nell’arco di breve termine.
Certamente pesano le questioni societarie, con il Manchester City che potrebbe rischiare una clamorosa retrocessione in Champions per alcune presunte violazioni finanziarie commesse negli ultimi lustri. Ma i giocatori restano di primissimo piano. Restano da chiarire alcuni dubbi sul rapporto tra Guardiola e i “senatori” della squadra, considerati alcuni rumors che parlano di frizioni costanti e frequenti tra le due parti. Il City, a differenza di settembre, non può essere considerata la favorita “numero uno”. Ma resta, indubbiamente, tra le squadre più accreditate per la vittoria finale.
Barcellona
Tra le note più sorprendenti di quest’avvio di stagione si segnala il Barcellona, che sembra tornato all’antico splendore sotto la guida di Hansi Flick, autorevole tecnico tedesco in cerca di riscatto dopo la non felicissima esperienza alla guida della nazionale del suo paese. Giunto in Catalogna con qualche perplessità da parte della stampa catalana, Flick è stato capace, invece, di rilanciare il club blaugrana, che sta dominando la Liga ed è tra le squadre ai vertici della classifica in Champions League.
L’ex c.t. della Mannschaft, che aveva già allenato Lewandowski ai tempi del Bayern Monaco (vincendo una Champions, oltretutto), ha ridato spolvero alle velleità europee del Barça, che si erano lentamente affievolite da oltre un lustro a questa parte. Flick ha cambiato il volto del tattico del Barcellona, che difende molto alto (un po’ in stile Germania nel mondiale brasilianno del 2014) e sfrutta meglio le qualità individuali dei grandi talenti presenti in rosa, soprattutto dalla trequarti in avanti. Più verticalità e meno possesso sterile: il “nuovo” Barcellona vuol provare a vincere nuovamente la Champions, a distanza di dieci anni dall’ultima volta.
Le italiane
La più autorevole candidata italiana è, senza alcun dubbio, l’Inter di Simone Inzaghi, capace fin qui di ottenere ottimi risultati in Champions, anche se non sempre accompagnati da un gioco convincente. L’Inter europea è certamente più attenta alla fase difensiva rispetto all’Inter ammirata in Serie A, meno sbarazzina e disinvolta. Vedremo se nel prosieguo del torneo, in particolar modo raggiunta la fase ad eliminazione diretta, questo atteggiamento sarà riproposto e ancora foriero di risultati positivi.
Non ha alcuna speranza il Bologna, che con ogni probabilità non riuscirà ad agguantare neppure i play-off. Poche chance anche per Milan e Juventus, che hanno incantato solo a sprazzi e hanno dimostrato una discontinuità a tratti imbarazzante. Maggiori possibilità, invece, per l’Atalanta di Gasperini, che ha un profilo europeo ormai rodato da diversi anni ed è stata capace lo scorso anno di vincere l’Europa League. La “Dea” sta incantando sia in Italia che in Europa. Ed ha maggiori chance di proseguire in Europa rispetto alle summenzionate Milan e Juventus.
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