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La Formula di Kelly nelle Scommesse: Guida Completa per Tipster

Scopri come funziona la Formula di Kelly e come applicarla alle tue scommesse sportive. Guida con esempi pratici.



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Tra tutte le strategie di gestione del bankroll utilizzate dagli scommettitori professionisti, la Formula di Kelly è probabilmente quella che più unisce logica, matematica e buon senso.

Come sempre, non si tratta di una “formula magica”, né di un sistema che garantisce profitti certi, ma rappresenta invece una delle migliori soluzioni per chi vuole puntare in modo disciplinato e ragionato, riducendo il rischio di bruciare il capitale e allo stesso tempo massimizzando il rendimento nel lungo periodo.

In questa nuova puntata della rubrica dedicata alle Strategie Scommesse ti guiderò passo dopo passo alla scoperta del Kelly Criterion, o Formula di Kelly, spiegandoti cos’è, come funziona e soprattutto come applicarlo concretamente alle tue giocate.

 

Cos’è la Formula di Kelly e Perché è Così Usata

La Formula di Kelly nasce negli anni ’50 grazie al matematico John L. Kelly, che la sviluppò nel contesto delle telecomunicazioni per ottimizzare l’uso dei segnali. Solo successivamente venne adottata dai giocatori d’azzardo, dai tipster e perfino dagli investitori finanziari.

La sua idea centrale è molto semplice ovvero stabilire quanto del proprio capitale si dovrebbe puntare quando si ritiene che una quota offra valore. In poche parole consente di effettuare una puntata al momento giusto, cioè quando la probabilità reale di un evento è più alta rispetto a quella implicita nella quota offerta dal bookmaker.

Ciò che rende la Formula di Kelly estremamente interessante è il suo essere profondamente legata al concetto di value betting. Mentre molti scommettitori giocano in base a sensazioni, mode o statistiche prese in modo superficiale, Kelly impone un approccio razionale.

Infatti si scommette solo quando esiste un valore matematico positivo.

Questo permette non solo di scegliere con maggiore precisione quali eventi meritano davvero una puntata, ma anche di calibrare in modo intelligente l’importo da investire. Niente puntate casuali, niente all-in impulsivi, Kelly trasforma l’istinto in metodo.

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Come Funziona la Formula di Kelly: Logica e Calcolo

La formula matematica, a prima vista, può sembrare complicata ma una volta capiti i suoi elementi diventa sorprendentemente intuitiva.

La formula è questa:

f = ((q × p) – (1 – p)) / q

ovvero:

formula di kelly

dove f rappresenta la frazione del bankroll da puntare, p è la probabilità reale che attribuisci all’evento e q è la quota decimale meno uno. La logica dietro questa struttura è chiara, Kelly valuta se il rapporto tra rischio e rendimento offerto dalla quota è favorevole rispetto alla probabilità stimata.

✅Se il risultato è positivo: indica quanto conviene puntare.

❌Se il risultato è negativo: comunica senza mezzi termini che quella scommessa non è conveniente.

Questo significa che la Formula di Kelly ha una funzione duplice, da un lato ti indica quando giocare; dall’altro ti indica quanto giocare. È una strategia che protegge dallo spreco di soldi su quote non vantaggiose e guida verso un approccio selettivo, spesso molto diverso da quello del comune scommettitore che tende a giocare troppo spesso e con importi disomogenei.

 

Applicare la Formula di Kelly alle Scommesse: Esempi Pratici

Per comprendere davvero il potere della Formula di Kelly, è utile vedere come si comporta in situazioni reali. Di seguito due casi-esempio.

CASO 1:

Immagina di voler puntare sull’esito “Over 2.5” in una partita di Serie A con quota 2.20. Dopo la tua analisi, basata su statistiche, forma delle squadre e qualità del match-up, ritieni che la probabilità reale che si verifichi sia intorno al 55%. Convertendo la quota (2.20 – 1 = 1.20) e applicando la formula, ottieni un risultato di 0.175, cioè il 17.5% del tuo bankroll. Se hai un capitale di 300€, Kelly suggerisce una puntata di 52.5€. Una cifra importante, certo, ma proporzionata al valore trovato.

CASO 2:

Vediamo invece un caso opposto. Supponiamo che tu stia valutando un segno “1” quotato 1.70 e che la tua stima probabilistica sia del 55%. Applicando di nuovo la formula, il risultato sarà negativo, indicandoti che la quota non offre vantaggio. In un caso del genere, molti scommettitori giocherebbero comunque, magari attratti dalla squadra favorita, dalla sensazione che “dovrebbe vincere” o semplicemente perché stanno seguendo una multipla già impostata. La formula di Kelly, invece, ti ferma: se non c’è valore, non si gioca. Punto.

Questa selettività è uno degli elementi più importanti della strategia, il metodo di Kelly non ti fa scommettere di più, ma ti fa scommettere meglio.

 

Schema Pronto All’Uso da copiare

Per facilitare l’utilizzo, puoi utilizzare questo schema semplice e immediato, perfetto da copiare in un foglio Excel o nella tua schedina di analisi:

 

——————————————————————-

CALCOLO FORMULA DI KELLY

Quota: __________
Probabilità stimata (%): ________

p = probabilità / 100 → ________
q = quota – 1 → ________

Formula:
f = ((q × p) – (1 – p)) / q

Frazione del bankroll da puntare: ________ %
Importo da scommettere (bankroll × f): ________

——————————————————————-


N.B.: Basta inserire due valori — probabilità e quota — per ottenere in pochi secondi la puntata ottimale.

 

Kelly Pieno o Kelly Ridotto? Quale Usare Davvero

Anche se Kelly Puro è la formula originale, la maggior parte degli scommettitori esperti preferisce utilizzare versioni ridotte, come il mezzo Kelly o addirittura il Kelly a un quarto. Questo perché la versione completa può risultare troppo aggressiva, soprattutto per chi non ha una precisione assoluta nel valutare probabilità e rischio. Riducendo la puntata consigliata dalla formula, si ottiene un compromesso più adatto alle fluttuazioni tipiche del betting.

Per esempio, se Kelly suggerisce una puntata del 17.5%, applicando il mezzo Kelly si scende all’8.75%, una percentuale più sostenibile per la maggior parte dei bankroll. Gli scommettitori che puntano sulla massima stabilità, invece, preferiscono un Kelly a un quarto, ideale per chi gioca molte selezioni o per chi vuole ridurre la varianza.

Se ti interessano metodi e sistemi di gestione del bankroll, ti consiglio di leggere anche: “Sequenza di Fibonacci e Scommesse: Guida Tecnica per Tipster”.

 

Il Ruolo della Probabilità Stimata: la Variabile più importante

Come avrai capito, il cuore della Formula di Kelly è la probabilità reale (p). Tutto si regge sulla tua capacità di stimare correttamente la possibilità che un evento sportivo si verifichi. Questo non significa che devi indovinare con precisione millimetrica – nessuno può farlo – ma che devi lavorare su basi solide come statistiche avanzate, studio delle squadre, confronto delle quote tra bookmaker, valutazione del contesto e delle condizioni di gioco.

Se la tua stima è imprecisa, Kelly restituirà puntate troppo alte o troppo basse. Ma se il tuo processo è ben costruito, la formula diventa un alleato prezioso, perché amplifica i vantaggi delle tue previsioni più accurate e riduce il peso degli errori.

 

I Limiti della Formula di Kelly

Sebbene la Formula di Kelly sia una delle strategie più solide per la gestione del bankroll, non è priva di limiti. Il principale è la dipendenza dalla stima soggettiva della probabilità, un fattore che può variare molto da tipster a tipster.

Inoltre, Kelly tende a essere aggressiva in presenza di valore elevato, motivo per cui le versioni ridotte sono spesso preferite dai professionisti. È anche importante ricordare che Kelly funziona meglio sulle scommesse singole, mentre applicarla alle multiple diventa molto più complicato e meno affidabile.

Per integrarla in una strategia professionale, ti consiglio di utilizzarla come bussola, non come ordine assoluto. Puoi impostare una regola del tipo: “gioco solo scommesse in cui Kelly dà almeno un 1% di valore”, oppure “uso Kelly ½ su tutte le selezioni con valore positivo”.

L’importante è mantenere disciplina e costanza, il metodo o formula di Kelly dà il meglio quando viene usata nel lungo periodo, non nella singola giocata. Se preferisci un metodo da applicare invece nel breve-medio periodo, potresti affidarti al Metodo Martingala.

 

Conclusioni

La Formula di Kelly non è solo un metodo matematico, ma una vera filosofia di scommessa. È il passaggio naturale per chi vuole abbandonare l’approccio casuale e puntare su un modo più professionale, razionale e sostenibile di giocare.

Ti aiuta a selezionare le scommesse migliori, a calibrare le puntate e a far crescere il bankroll in modo più ordinato e disciplinato. Non è infallibile, come nessun metodo nel betting, ma se applicata con giudizio diventa uno strumento potente, un alleato prezioso per chi punta alla redditività nel lungo periodo.

La Formula di Kelly nelle Scommesse: Guida Completa per Tipster

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