News Calcio

Calcio e gaming: due industrie sempre più intrecciate

Calcio e gaming: due industrie sempre più intrecciate


Bonus SNAI
100% PRIMO DEPOSITO FINO 1.000€

Bonus Scommesse NetWin
100€ FREE + 100€ SU PRIMO DEPOSITO


Bonus Scommesse William Hill
100% DEL PRIMO DEPOSITO FINO 255€


Due mondi ad alta carica di adrenalina si sono incontrati sin dall’Antica Roma e da allora, seppur a fasi e normative alterne, nel corso dei secoli continuano ad intrecciarsi. Parliamo del calcio e del gioco d’azzardo, due mondi così diversi e così simili e che non smettono di far discutere. Introdotte in Italia nel 1998, le scommesse sportive e in particolare, le scommesse sul calcio, in meno di 30 anni hanno attraversato già una serie sconfinata di rivoluzioni. Dal Totocalcio si è arrivati al live-betting, dai classici segni (1/X/2) si è giunti ad un numero di mercati vasto e senza precedenti. Ad oggi, per una partita di calcio di Serie A, si può scommettere davvero su tutto, dal numero dei goal complessivi, al numero di cartellini, ai marcatori, per finire ai calci d’angolo e al possesso palla.

Calcio e gaming: un’esperienza sempre più interattiva

Tramite partite in diretta, quote dinamiche e promozioni legate agli eventi sportivi, gli operatori di gioco online sono riusciti ad attirare l’interesse di un vasto pubblico di appassionati. Una volta coinvolti, questi utenti possono esplorare anche altri prodotti disponibili sulle piattaforme, ampliando così la loro esperienza di intrattenimento. Prima di aprire un conto di gioco presso un operatore, però, sarebbe consigliabile provare le slot gratis su SlotJava, così da capire quale casinò online offre i giochi che più si addicono alle proprie esigenze. Va detto infatti, che con la liberalizzazione del mercato e la crescita del numero delle skin, l’offerta complessiva disponibile on line ha permesso ai giocatori di diventare più critici e pertanto più pretenziosi nella scelta del proprio bookmaker. Quindi un mercato che si è articolato in seguito al boom dell’accelerazione digitale post 2020 e in contemporanea al Decreto Dignità.

I dubbi sul Decreto Dignità

Al fine di garantire un più efficace contrasto del disturbo da gioco d’azzardo, l’articolo 9 del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, recante “Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese”, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2018, n. 96 (cd Decreto dignità) ha vietato “qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni e i canali informatici, digitali e telematici, compresi i social media”.

A distanza di 6 anni, una parte degli addetti del settore sostiene che il Decreto Dignità abbia inciso sulla crisi del sistema calcio italiano, in quanto privato in buona parte – a differenze delle leghe e dei club esteri – della possibilità di attingere alle sponsorship con gli operatori di gioco. Supposizione alla quale ha fatto seguito un’altra: l’ipotesi secondo la quale, il Decreto Dignità, penalizzando la pubblicità del gioco legale, abbia contribuito alla crescita del gioco illegale su siti non autorizzati Adm. Ipotesi portata ulteriormente sotto i riflettori mediatici in seguito alle presunte scommesse illegali di alcuni giocatori di Serie A.

Dopo il Decreto Dignità

Il settore dell’i-Gaming italiano sta vivendo una fase di totale rivoluzione. L’Italia ha lanciato un nuovo quadro normativo per le licenze degli operatori di gioco d’azzardo online; tra corsi e ricorsi, la data di chiusura del bando è diventata un tormentone, ma di certo le nuove licenze varranno 9 anni. Il costo delle concessioni è decisamente più alto e concederà spazio solo ai gruppi più strutturati al livello finanziario. In più, c’è una novità che può stravolgere ulteriormente i giochi e le sue regole: la fine del Decreto di Dignità. Cosa cambierebbe?

Anche in Italia si potrebbe tornare a vedere sponsor del mondo del gioco d’azzardo nei campi da calcio. Per i gruppi di investimento e le aziende interessate a farsi strada nel mercato del gioco d’azzardo italiano (il secondo in Europa dopo il Regno Unito) potrebbe trattarsi di un’opportunità per ridurre i tempi di espansione e di diffusione del brand. Secondo qualcuno, tra coloro che ne pagheranno le conseguenze, ci saranno i siti non autorizzati.

To Top